Situazione idrica: per ora condizioni stabili

Stagione irrigua ufficialmente avviata

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Come da secolare tradizione, il 25 aprile, giorno di San Marco, viene avviata la stagione irrigua. Quest’anno, stanti le temperature fresche e le ripetute precipitazioni, si è trattato di una data solo formale, in quanto l’irrigazione non è stata necessaria a vasta scala, in sostanza iniziata solo da pochi giorni (mentre presso gli impianti pluvirrigui, già da circa un mese).

In taluni casi gli agricoltori, viste le incertezze climatiche, inoltre hanno scelto colture meno idroesigenti come il frumento, per puntare magari a un secondo raccolto successivo.
Le portate in Brenta sono abbondanti, le falde sono in condizioni discrete, gli affiori da risorgive maggiori rispetto agli anni più recenti e per fortuna lontani dalle condizioni drammatiche di crisi vissute nel 2022.
Anche i serbatoi di accumulo montani quest’anno per ora sono “messi bene”, il Corlo in particolare è al massimo livello.
Pertanto, per ora la situazione è stabile.

Girando per le campagne in questa tarda primavera l’occhio attento osserva situazioni diverse nelle varie parti del comprensorio: nella zona nord il mais sta cominciando a crescere, nella parte centrale i prati sono al primo sfalcio (il “maggengo” lievemente in ritardo) e nella parte meridionale le semine invece sono state dilazionate rispetto al solito.
Le premesse della stagione irrigua sono quindi serene; anche se si sa bene che, quando poi esplode il caldo, in poche settimane la situazione si può ribaltare e abbiamo davanti un periodo ancora lungo. Tuttavia siamo già a giugno e questo conforta.

In ogni caso il Consorzio è stato impegnato con tutta la sua struttura per predisporre le reti irrigue, con relativi manufatti e impianti, prima dell’irrigazione, e ora a gestire al meglio la preziosa risorsa acqua con il proprio comparto di sorveglianza e tutela a favore del nostro territorio, sia per l’agricoltura che per l’ambiente.

Ricordiamo inoltre come siano stati completati i lavori di realizzo del nuovo impianto a pioggia di Colceresa (che interessa anche Breganze, Sandrigo e Schiavon), che permetterà una distribuzione capillare e allo stesso tempo ottimizzata della risorsa. Un altro importante impianto, a Bassano del Grappa e Rosà, è in corso di realizzazione con fondi PNRR.

La situazione per ora tranquilla non deve far dimenticare il cambiamento climatico e le possibili siccità; tanto che, proprio mentre scriviamo, il nostro Paese mostra caratteri completamente diversi, ove il meridione d’Italia in estese zone sta già subendo grosse problematiche di carenza idrica.

Anche nei nostri territori, quindi, sono ormai indispensabili alcuni importanti interventi strutturali già progettati, che richiedono programmazione e finanziamento da parte delle Autorità superiori, sia per tesaurizzare l’acqua, che per utilizzarla in modo più efficiente tramite moderni impianti irrigui, salvaguardando nel contempo le numerose funzioni ecosistemiche offerte dallo scorrimento dell’acqua negli ambiti idraulici consortili.
Bisogna pensare al futuro, che non è lontano, ma è già iniziato…