Ricarica della falda
L’Alta Pianura Vicentina ospita uno degli acquiferi più importanti del Nord Est d’Italia, una riserva sotterranea d’acqua che alimenta risorgive, ecosistemi naturali e fornisce risorse essenziali per la vita quotidiana e l’economia locale. Le sue acque sostengono oltre 400.000 abitanti tra le province di Vicenza e Padova, oltre a numerose attività industriali e agricole che dipendono da un approvvigionamento costante e abbondante. Tuttavia, negli ultimi decenni, questo equilibrio è minacciato da eccessivi prelievi e dai cambiamenti climatici, che alternano periodi di siccità estrema a piogge brevi ma intense.
Per contrastare il progressivo abbassamento della falda e garantire la disponibilità idrica per le generazioni future, il Consorzio ha investito nella realizzazione di A.F.I. – Aree Forestali di Infiltrazione, dette anche boschi di ricarica. Queste aree, attive nei comuni di Carmignano di Brenta, Marostica, Pozzoleone, Rosà, Sandrigo, Schiavon e Tezze sul Brenta, permettono all’acqua derivata dai canali di infiltrarsi nel terreno, ricaricando in modo naturale la falda. Attualmente coprono circa 16 ettari e immettono ogni anno circa 16 milioni di metri cubi d’acqua nel sottosuolo, contribuendo a un uso sostenibile della risorsa.
Oltre alla funzione idrica, le A.F.I. promuovono la biodiversità e fungono da filtro naturale grazie agli apparati radicali degli alberi e ai microrganismi del suolo. Sono un esempio concreto di adattamento climatico e buona gestione ambientale, in cui agricoltura, enti locali e consorzi di bonifica lavorano insieme per il futuro del territorio.
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AFI: Principi, Esperienze, Prospettive
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