Sculture in acqua, in piazza

Roggia Contarina protagonista a Piazzola sul Brenta

Eventi

È stata recentemente inaugurata la sesta edizione della Rassegna Biennale di Scultura: “Sculture in acqua, in piazza”, a Piazzola sul Brenta.
Dal mese di giugno fino a ottobre, le opere di scultura contemporanea dialogheranno con i luoghi più caratteristici della città: i canali attorno a villa Contarini, i giardini e gli spazi urbani di grande valore architettonico saranno animati da un itinerario artistico di grande fascino.

Si tratta di una mostra a cielo aperto, curata da Pino Pin, che intreccia arte e paesaggio storico, offrendo al visitatore un’esperienza immersiva, dove l’opera d’arte valorizza e allo stesso tempo viene valorizzata dal contesto non solo urbano, ma anche “idraulico”, ove la storica roggia Contarina funge in un certo senso da filo conduttore.
Un filo tutto da scoprire. Infatti, la roggia collega spazi e tempi e quindi, grazie anche all’arte, offre occasioni emozionali agli esseri umani viaggiatori dello spazio e del tempo.
Nello spazio, il canale veicola acque prelevate dal fiume Brenta a Bassano del Grappa e che nel loro percorso irradiano e beneficano i territori, le genti e gli ambienti che la utilizzano: comunità, agricoltori, flora e fauna. Il surplus idrico viene riportato al Brenta proprio a Piazzola e da lì si riunisce al fiume nel suo tratto ancora lungo fino alla foce e al mare.

Nel tempo, la roggia fu realizzata nel XVI secolo dai Contarini e poi valorizzata nel Novecento dai Camerini, quando Piazzola fu trasformata in una realtà urbana e industriale di avanguardia, dove l’uso delle risorse tentò di svilupparsi e armonizzarsi con gli aspetti sociali e non solo economici. Una connessione quindi che fa riscoprire la storia e i significati.
Nell’oggi, il canale è ancora di fondamentale utilità non solo per l’irrigazione di vaste campagne a nord di Piazzola, ma anche per la produzione di energia da fonte rinnovabile e per numerose funzioni ecosistemiche.

È quindi molto gradito anche al Consorzio che le espressioni artistiche trovino spazio e divulgazione lungo i tragitti delle acque, nel caso specifico con una rassegna d’arte ormai riconosciuta nel panorama culturale veneto e nazionale.